CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI DELL’ADULTO PER LA RIGENERAZIONE DELL’OSSO NEL PAZIENTE ORTOPEDICO, ODONTOIATRICO E MAXILLO-FACCIALE
Proponente: PROF. MAURO TOGNON, DIPARTIMENTO DI MORFOLOGIA, CHIRURGIA E MEDICINA SPERIMENTALE, SCUOLA DI MEDICINA, UNIVERSITA’ DI FERRARA
Il tessuto osseo è dotato di una naturale capacità rigenerativa di riparare un danno. Tuttavia numerosissime sono le situazioni nelle quali la riparazione dell’osso non si verifica o si attua in tempi troppo lunghi, come nel caso di fratture, necrosi, asportazione di tessuto neoplastico, osteoporosi. Di qui la necessità di capire il processo di osteogenesi, al fine di utilizzare nuove strategie terapeutiche che promuovano un’efficiente rigenerazione del tessuto osseo.
Il presente progetto è finalizzato allo studio e all’impiego delle cellule staminali mesenchimali dell’adulto per la rigenerazione ossea. Lo studio e’ articolato su base biennale, ma si prefigge specifici obiettivi raggiungibili in tempi ben definiti, con immediate ricadute nell’applicazione in clinica:
- Definizione di fattori extracellulari (fattori di crescita, supporti sintetici) che favoriscono l’attivazione delle cellule staminali per il processo di osteogenesi.
- Identificazione di marcatori delle cellule staminali con capacità osteogenica. Attualmente tali cellule sono riconoscibili e facilmente isolabili ad esempio dal tessuto adiposo, midollo osseo, sangue periferico e quindi utilizzabili nella clinica.
- Determinazione di meccanismi molecolari che regolano l’espansione delle cellule staminali e dei precursori, e la loro progressione a cellule mature del tessuto osseo.
L’eventuale continuazione dello studio prevede la verifica in vivo dei dati cellulari e molecolari ottenuti in vitro, mediante:
- Analisi della capacità osteogenica di cellule staminali mesenchimali impiegate in trapianti autologhi con o senza l’ausilio di biomateriali.
- Isolamento e caratterizzazione delle cellule staminali da adiposo e midollo osseo.
I risultati dello studio, effettuato utilizzando le più moderne tecnologie di biologia cellulare e genetica molecolare per lo studio di base e delle più avanzate metodiche chirurgiche per l’applicazione clinica, potranno rivelarsi utili per lo sviluppo di terapie basate sia sulla mobilizzazione ed attivazione in loco di cellule staminali o con trapianti autologhi del donatore-paziente.